martedì 18 gennaio 2011

Produzioni Editoriali Plurali da Le Nubi Edizioni


OCCHI PER UN MONDO COMUNE
Saggi contro la privatizzazione dell'esistenza.

Condividere le idee prima e non soltanto attraverso un libro. Condividere il processo editoriale in quanto tale, condividere un'esperienza affascinante. Cercare strade nuove, realmente alternative.

Abbiamo deciso di pubblicare un nuovo libro con una modalità diversa. Il progetto si chiama P.E.P. Produzioni Editoriali Plurali, una modalità di lavoro che speriamo possa piacere ai nostri lettori e spingerli a diventare qualcosa di più che semplici consumatori finali del prodotto libro. Non potevamo scegliere testo migliore di quello di Marina Garcés per inaugurare le Produzioni Editoriali Plurali, perché il tema dei suoi scritti e quelli del gruppo di cui fa parte, Espai en blanc, ci offrono la possibilità non soltanto di ragionare sulla contemporaneità ma anche strumenti nuovi per provare a modificarla.

Il libro affronta i temi più sentiti da Espai en blanc: la forza dell'anonimato, la battaglia del pensiero, il Noi, la privatizzazione dell'esistenza, la necessità di aprire brecce nella realtà.
Come uscire dalla condizione di privatizzazione dell'esistenza? Marina Garcés propone un cambio di prospettiva, partire dalla consapevolezza che in quanto corpi finiti abbiamo necessità degli altri: costruire, fare, essere con gli altri. La necessità di occhi per un mondo comune. La modalità di pubblicazione con Produzioni dal basso, e dunque la nascita del P.E.P., è stata suggerita dal libro stesso: il libro raccoglie attorno a sé un NOI che si costruisce insieme al libro, una trama che non è fatta di distanze e che ognuno di noi e tutti noi insieme portiamo avanti.
Prima che il libro venga pubblicato cercheremo di organizzare iniziative di confronto, perché questa non sia una semplice sottoscrizione.

Marina Garcés è nata nel 1973, insegna Filosofia Contemporanea presso l’Università Aperta di Catalogna e presso l’Università di Saragozza. Nel 2002 ha pubblicato "En las prisiones de lo posible" (Edizioni Bellaterra, Barcelona), collabora con le riviste Archipiélago, Zehar, Le passant ordinaire e con istituzioni culturali come Arteleku (San Sebastián) o Unia-Arte y pensamiento (Sevilla). Recentemente ha fatto parte del gruppo che ha realizzato il film El taxista ful,che nel 2005 ha ricevuto una menzione speciale da parte della giuria del Festival di San Sebastián. È tra i fondatori di Espai en blanc, la scommessa collettiva di un gruppo di persone che si propone di rendere di nuovo appassionante il pensiero, di aprire buchi nella realtà. Questi buchi aprono brecce tra l’attivismo e l’accademia, il discorso e l’azione, le idee e la sperimentazione; da qui la scommessa al tempo stesso filosofica e politica.


COME FUNZIONA?

Abbiamo scelto di aprire una sottoscrizione pubblica sul portale www.produzionidalbasso.com per pubblicare il libro di Marina Garcés "Occhi per un mondo comune. Saggi contro la privatizzazione dell'esistenza".

Come fare per prenotare una copia?

1. Dovete registrarvi (è molto semplice) su www.produzionidalbasso.com

2. Cercate "Occhi per un mondo comune" o "Marina Garcés" nel motore di ricerca.

3. Prenotate una o più copie del libro. Il volume avrà un prezzo di copertina di 14 euro, ma chi lo acquisterà prenotandolo in anticipo sul portale “Produzioni dal basso” lo pagherà 12, e se ne prenderà più d’una copia il costo scenderà a 10 euro.

Abbiamo fissato a 300 le copie da prenotare perché il libro possa andare in stampa.

Se non raggiungeremo le 300 prenotazioni non pubblicheremo il libro. Questo perché evidentemente del libro non ci sarà bisogno.

Se si raggiungeranno le 300 copie prenotate in un tempo massimo di tre mesi a partire dal mese di gennaio il libro vedrà la stampa e coloro che lo avranno prenotato lo riceveranno completando la prenotazione e semplicemente pagando il libro. Così se il libro viene pubblicato chi lo ha prenotato pagherà per averlo, altrimenti nessuno dovrà neppure un euro alla nostra casa editrice.

Sul sito della casa editrice è disponibile un estratto in formato digitale del libro, "Noi", un e-book gratuito liberamente scaricabile da questo indirizzo: http://www.lenubi.it/Catalogo/libri/sanspapiers/garces_noi/index.html, e prossimamente sempre nuovi materiali per capire e conoscere l’autrice, il suo testo, le sue idee.

Andate a sfogliare, fatevi coinvolgere, spargete la voce che stiamo tentando di fare qualcosa di diverso, forse potremo riuscire a costruire fra Noi un nuovo rapporto autore-editore-lettore.

Per approfondire, qualche link di Marina con espai en blanc:

http://www.youtube.com/watch?v=g6i43Ch-Tw4
http://www.youtube.com/watch?v=PVoYQHa4yn4

http://www.youtube.com/watch?v=7dQnwOal4x8

e alcuni articoli di marina sul sito di espai en blanc:
http://www.espaienblanc.net/_Marina-Garces_.html

http://www.lenubi.it/

lunedì 20 settembre 2010

Appello solidarietà ad antifascisti russi

Gli attivisti antifascisti russi Alexei Gaskarov e Maxim Solopov sono stati arrestati il 29 luglio 2010, dopo una manifestazione spontanea che ha avuto luogo davanti al Comune della città di Khimki, vicino a Mosca. I manifestanti, in quell'occasione, chiedevano la fine della repressione messa in atto contro gli abitanti di Khimki, che protestavano per la distruzione della foresta (decisa dalle autorità in favore della realizzazione di un'autostrada tra Mosca e San Pietroburgo, una minaccia per il territorio dal punto di vista ecologico e sociale).

Le autorità locali hanno risposto con la forza. Come già detto, sono stati arrestati i due noti rappresentanti del movimento antifascista Alexei Gaskarov e Maxim Solopov. Le testimonianze sono state falsificate, e gli arresti e le perquisizioni si sono svolte violando la legge. I due attivisti si trovano in carcere da circa due mesi, senza un provvedimento che giustifichi misure tanto restrittive. Entrambi rischiano sette anni di prigione. Alla fine di settembre sarà emessa una nuova sentenza, e i giudici decideranno se la detenzione sarà prolungata o se sarà loro concessa la libertà provvisoria.

Tenuto conto del fatto che l'intera vicenda parte da presupposti falsati, è difficile attualmente avere fiducia nella giustizia. Per questo motivo si è costituito un gruppo di persone che ha organizzato la "Campagna per la liberazione degli ostaggi di Khimki", e che invita ognuno di noi a mobilitarsi. In questi giorni si stanno svolgendo azioni a favore dei due attivisti non solo in Russia, ma anche in Svezia, Germania, Francia, Inghilterra e Stati Uniti.

Oggi, il 20 settembre è la giornata in cui il gruppo propone di inviare fax di protesta alle autorità russe.

Nel sito della Campagna di liberazione trovate tutte le informazioni al riguardo, in varie lingue: http://khimkibattle.org
Qui trovate, nella versione in lingua italiana, i recapiti e gli indirizzi delle autorità russe a cui inviare fax, con lettere-tipo in russo e in altre lingue: http://khimkibattle.org/?page_id=568&lang=it

Vi ringrazio per l'attenzione e per l'eventuale gesto di solidarietà, e vi invito a diffondere il più possibile queste informazioni,
Alexander Bikbov

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Campagna d’invio di fax
Vi domandiamo, per raggiungere un risultato più efficace, di spedire fax di protesta lunedì 20 settembre 2010, giornata “clou” per le azioni previste.

I tre numeri a cui inviare i fax:
La Procura della Regione di Mosca: +7-495-621-50-06
Il Tribunale della Regione di Mosca: +7-495-572-83-14
L’Amministrazione del Presidente della Federazione russa: +7-495-606-24-64
Nel fax si prega di indicare il vostro nome, cognome e indirizzo. Se il fax è inviato a nome di un’associazione o di un’istituzione, l’ideale sarebbe utilizzare la carta intestata.

Potete anche inviare le e-mail:
Una lettera al Procuratore della Regione di Mosca:
http://www.mosoblproc.ru/internet-priemnaja/obrashchenija/send/
Una lettera al Tribunale della città di Khimki:
himki.mo@sudrf.ru
Una lettera all’Amministrazione del Presidente della Federazione russa:
http://eng.letters.kremlin.ru/

Il testo della lettera-tipo da inviare al Procuratore della Regione di Mosca:
in russo
// in inglese // in francese
Il testo della lettera-tipo da inviare al Tribunale della città di Khimki:
in russo
// in inglese // in tedesco
Il testo della lettera-tipo da inviare al Presidente della Federazione russa:
in russo
// in inglese // in francese
Solo i testi di 2000 battute max. sono accettati al sito del Presidente, per cui il testo abbreviato della lettera-tipo in russo

Attenzione! E’ importante che i fax e le e-mail contengano il testo solo in russo oppure in russo e in entrambe le lingue (russo e francese, tedesco o inglese).

Vi invitiamo inoltre ad inviare un’-e-mail all’indirizzo info@khimkibattle.org , precisando a chi avete spedito le lettere e i fax (al Procuratore, al Tribunale o al Presidente della Russia). In questo modo potremo calcolare il numero di appelli giunti a destinazione, per verificare la riuscita della Campagna per la liberazione degli ostaggi di Khimki.

Grazie a tutti per il vostro sostegno!



libertaria
redazione@libertaria.it
www.libertaria.it

giovedì 24 settembre 2009

giovedì 17 settembre 2009

Giornata in ricordo di Guido Zingari, domenica 20 settembre 2009

Cari amici,

è con piacere che vi informiamo che, con Paola, abbiamo fissato la data della giornata in ricordo di Guido Zingari, dove ciascuno, secondo la propria sensibilità e con il proprio linguaggio, potrà ricordare il caro Guido, e insieme potremo condividere l’assenza ma anche la ricchezza che ci ha lasciato la sua persona. L’incontro si terrà il 20 settembre alle ore 10 presso il cinema Farnese, in Campo de’ Fiori, a Roma. Se volete intervenire con letture, musiche, parole, o in qualunque altro modo, fatecelo sapere, così che si possa organizzare una giornata “bella”, intensa e condivisa.

Questo incontro sarà anche l’occasione per far omaggio a tutti i presenti del saggio filosofico “Destituzioni della filosofia” di cui le nubi edizioni in collaborazione con Paola, realizzeranno una stampa in tiratura limitata e anche per presentare la mini guida a Campo de’ Fiori che Guido Zingari stava realizzando in collaborazione con la libreria Fahrenheit 451 di Roma.

Aiutateci anche a far circolare la notizia di questa iniziativa e mettetevi in contatto con noi per qualunque informazione

Un abbraccio,

Marco Caponera

martedì 14 aprile 2009

La morte di Guido Zingari, 6 aprile 2009

Non c'è carattere, parola, o gesto che possa comunicare il dolore dei familiari e degli amici che da qualche giorno piangono Guido Zingari.
Ora tutti quelli che lo conoscevano potranno ricordarlo sul sito internet che porta il suo nome: www.guidozingari.it e che vorrebbe essere il punto di riferimento per tutto ciò che riguarda il lavoro e la vita di Guido Zingari, un primo piccolo gesto perché la sua memoria sia all'altezza della sua vita.

Chi ha avuto l'onore di conoscerlo, di crescere al suo fianco,
non può oggi svegliarsi pensando che il mondo sia lo stesso.
Il mondo ha tremato e ce lo ha sottratto.
Il mondo è irrimediabilmente cambiato,
non è più il suo mondo...

Scusami se piango per te, so che non avresti voluto,
so che volevi i sorrisi e la gioia
e ti sei sempre battuto contro la tristezza di questo mondo,
ma questo mondo con cui - tu meglio di chiunque altro sapevi - non andavo d'accordo,
ormai non mi appartiene irreparabilmente più,
ciao Professore, non ti dico addio,
marco caponera
allievo di Guido Zingari

mercoledì 11 febbraio 2009

Incontro-dibattito con Wenceslao Galan, a Roma


Presentazione del libro

IL FUOCO NELLA VOCE

Appunti sulla guerra del discorso

di Wenceslao Galán

Le nubi edizioni

Venerdì 6 marzo ore 18,30

Libreria Odradek

Via dei Banchi Vecchi, 27 Roma



Le nubi edizioni in collaborazione con il Gruppo anarchico Carlo Cafiero e la libreria Odradek presentano la raccolta di saggi Il fuoco nella voce. Appunti sulla guerra del discorso di Wenceslao Galán.


Il fuoco nella voce è l'espressione di una parola d'ordine: provocare una guerra civile all'interno del linguaggio, stabilire una relazione sovversiva con la parola.


Intervengono Wenceslao Galán, Marco Caponera e Manuela Tittarelli.

Il libro

Il fuoco nella voce è l'espressione di una parola d'ordine: provocare una guerra civile all'interno del linguaggio. Quando il controllo della realtà non esige soltanto l'obbedienza silenziosa, ma anche la mobilitazione totale delle nostre vite, qui compare il suo stato di guerra permanente, per questo va esposto il discorso che interrompa la connessione del mondo, le voci che incendino il “negozio” del senso comune. Al fine di inscrivere una relazione sovversiva con la parola.

L’autore

Wenceslao Galán è nato ad Ourense, in Galizia, nel 1964. Lavora come tanti per liberare il pensiero e la parola dagli ostacoli che impediscono di affrontare la realtà. Ha participato alla redazione dei volumi collettivi Por una política nocturna e Informe Barcelona 2004: el fascismo posmoderno. Ha collaborato con riviste di pensiero critico come Archipiélago, Vida y política, e A trabe de ouro. Ha tradotto testi di Hofmannsthal, Benjamin e Adorno, dedicati alla crisi della comunicazione, e ha pubblicato nel 2007 il saggio El fuego en la voz. Con il medesimo intento ha cominciato la sua attività nel collettivo per il pensiero critico Espai en Blanc. Insegna Filosofia nella Universitat Oberta de Catalunya e in diversi istituti superiori di Barcellona, dove risiede.